Il prodotto di creazione digitale è oggi il risultato di competenze creative e tecniche molto diverse. Ma trasversali e complementari tra loro.
I designer mettono al centro l’esperienza utente, i developer traducono tutto questo in codice ed entrambi tengono ben presenti i requisiti e i vincoli tecnici.
Lo scambio di informazioni fra questi due mondi è un momento assolutamente cruciale e magico: è il momento in cui i pixel diventano codice.
"If you can design one thing, you can design everything."
E’, però, anche un momento rischioso e complicato di ogni progetto: quello in cui le idee sul design visuale, sul movimento, sull’interazione devono essere tradotte in codice e dati.
Una questione che attiene non solo alla comunicazione ma anche agli strumenti, ai formati e alle tecnologie adottate di volta in volta nel progetto, che sia per il web o per il mobile, che utilizzi AR/VR o 3D o altro.
Come si affronta tutto questo? Quali sono le buone pratiche per evitare che questo momento così importante diventi un problema?
Competenze trasversali e contaminazione
La collaborazione tra designer e sviluppatori è essenziale per creare un bel prodotto digitale che funzioni bene.
Senza il corretto allineamento e la sinergia di skillset, il lavoro di una o di entrambe le parti perderà di efficacia e valore.
Tra le competenze di entrambe le figure professionali è fondamentale la capacità di saper dialogare così come di avere una formazione ampia, /T-shaped/, che sappia comprendere tutti gli ambiti che coinvolgono il Design da una parte e lo Sviluppo dall’altra.
Visual Design, Interaction Design, 3D, Front-end Coding, Javascript e Css animation, Video Making, User Experience Design, Usability, Accessibility, VR, AR, Vocal Interfaces/ sono il *terreno comune* su cui Designer e Developer sono quotidianamente chiamati a collaborare.
È con questo obiettivo che nasce HANDOFF: un progetto dedicato alla formazione “olistica” dei creativi digitali.
Una serie di conferenze, seminari e laboratori focalizzati sul set di competenze trasversali e utili alla formazione del moderno “full-stack designer” così come al “creative developer”.
Qualcuno ha detto unicorno?